In estate occorre la stessa quantità di sacche del resto dell’anno perché non calano i malati che necessitano di trasfusioni, non calano gli interventi chirurgici, non calano i casi di emergenza. Cala invece in modo preoccupante, a causa delle assenze per ferie o delle sospensioni per i viaggi all’estero, la disponibilità di sangue che abbiamo sempre potuto garantire grazie alle donazioni.
Il caldo tende ad abbassare la pressione e la donazione di 450 ml di sangue in toto o di 700 di plasma (di cui 100 però è l'anticoagulante) contribuiscono al calo pressorio. A questo si aggiunge il calo di liquidi corporeo dovuto alla sudorazione che ne riduce ulteriormente la quantità presente nel sistema circolatorio. La somma di questi eventi può portare ad una maggior probabilità di episodi lipotimici nel corso o al termine della donazione.
Ovviamente a questi problemi si può rimediare somministrando liquidi. Durante la donazione di plasma, che è di volume superiore rispetto a quella di sangue, si effettua, circa a metà procedura la reinfusione di soluzione fisiologica, proprio per ovviare a questo inconveniente. Al termine della donazione, qualunque essa sia, è comunque consigliata una abbondante assunzione di liquidi per bocca. Con questa precauzione si riduce sensibilmente il rischio di calo pressorio.
Volevo ringraziare personalmente questi ragazzi che appena maggiorenni
sono diventati donatori di sangue. Sono tutti compagni della stessa classe
del Liceo Quadri di Vicenza; un esempio per tutti i giovani della vostra età.
Essere donatore vuol dire aiutare in modo immediato e concreto chi si
trova in seria difficoltà inoltre il dono del sangue è un gesto a favore della
colletività; ogni giorno migliaia di persone sopravvivono grazie a questo
gesto semplice ma importante.
Ma essere donatori significa anche essere dei volontari che fanno parte di
associazioni e voi, siete il futuro di queste associazioni.
Grazie Ragazzi.
Flavio Corà
Presidente Fidas Monticello Conte Otto.